Regalami un sorriso by Antonella Maggio

Spesso ci si nasconde dietro a una maschera oppure a un sorriso…

Regalami un sorriso

Spesso ci si nasconde dietro a una maschera oppure a un sorriso…

Virginia Collins ha ventisette anni, non crede nei sogni che si avverano ma ogni giorno indossa il naso rosso di spugna e si fa chiamare (S)Miley perché ama i bambini e vive per loro, regalando sorrisi e attimi di spensieratezza grazie alla Clownterapia che esercita in un ospedale pediatrico di Londra.
Nick Lloyd è un ragazzo padre, vive unicamente per suo figlio Nathan e per lui ha rinunciato a tutto, anche al suo sogno: il teatro. Le donne sono solo un passatempo, da tenere distanti, le colleziona e David, il suo migliore amico e socio in affari, sembra portare il conto e istigarlo a darsi da fare.
Nathan, ribelle e scontroso, viene costretto a rapportarsi con i bambini meno fortunati di lui che soggiornano in ospedale. Il cambiamento improvviso di suo figlio non passa inosservato a Nick, che è curioso di conoscere la ragazza che è riuscita a ridargli il sorriso...

I sorrisi sono contagiosi e causano felicità, predispongono all’amore e l’amore è sempre il protagonista indiscusso delle nostre vite, anche quando crediamo di esserne allergici.

Toccante, sensuale e profondo.
 

Genre: FAMILY & RELATIONSHIPS / Love & Romance

Secondary Genre: LITERARY COLLECTIONS / General

Language: Italian

Keywords: romanzi rosa, bestseller, new adult, contemporary, romance

Word Count: 378000

Sales info:

Rimasto in classifica per oltre 5 mesi nella TOP 100 della classifica di Amazon, con quasi 15.000 copie vendute. 1° romanzi rosa, 1° relazioni d'amore. 

Già tradotto in:

- Inglese

- Francese


Sample text:

Il locale era deserto, sulla porta il cartello al pubblico con la scritta “Closed” e nelle mie vene la rabbia liquefatta che scorreva al posto del sangue. Se solo David, il mio socio, fosse stato presente, avrei rispolverato pugni e calci per fare a botte con lui come ai tempi della scuola. Come diavolo gli era saltato in mente di organizzare l’addio al celibato di suo fratello al Krazy Oak? E cosa diavolo era passato a me per la testa quando avevo appoggiato il suo piano folle?

Davanti ai miei occhi un disastro, il pavimento del pub disseminato di cartacce e cibo ormai irriconoscibile, cicche di sigaretta mai giunte nei posaceneri, anche se all’interno era vietato fumare; Dio solo sa cos’altro avevano abbandonato quegli zoticoni. E poi ancora bicchieri sparsi ovunque, anche quelli di vetro e alcuni dei quali persino infranti al suolo, nell’aria il fumo stantio, rimasto imprigionato per ore all’interno. Roba da vomito, da mettere sottosopra persino il mio stomaco, uno scenario ben peggiore di quello a cui eravamo abituati ogni giorno, perché sì, il Krazy Oak contava solo cinque anni di attività ma sembrava ormai il peggior locale di tutta Londra.

«Se avessero lanciato una bomba, i danni sarebbero stati più contenuti» esclamò Belinda al mio fianco e fu inevitabile trovarmi in accordo con lei.

La guardai e considerai subito fuori luogo il suo abbigliamento. Per resettare il locale e pulire tutto quello schifo erano un po’ sconvenienti il suo jeans troppo stretto e attillato sulle cosce, a vita troppo bassa e una misera magliettina che a stento riusciva a contenere le sue forme morbide. Eppure ero stato chiaro con lei, ci saremmo incontrati al Krazy Oak solo per rimettere tutto in ordine, ma evidentemente la biondina, che talvolta dava una mano al bancone a David e me, aveva pensato bene di cogliere la palla al balzo.


Book translation status:

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LanguageStatus
French
Already translated. Translated by Véronique Bonnefoy and Alessandra Elisa Paganin

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