RacconTreno by Alessandro Caselli

Dieci racconti che hanno tutti come denominatore comune il mondo dei treni

Raccontreno

Carrozze, binari, tabelloni, biglietti, obliteratrici sono oggetti comuni a chi è abituato a prendere il treno per motivi di studio o lavoro.
Ferrovieri, inservienti, turisti, studenti, pendolari sono persone che si incontrano di solito nelle stazioni.
Ma cosa succede quando un elemento estraneo si inserisce in questo quadro familiare?
Dicei racconti brevi che narrano dell'incontro-scontro tra il consueto e l'inconsueto, della particolarità che ci può essere nel comune e dell'anormalità che è in ognuno di noi.

Genre: FICTION / Short Stories (single author)

Language: Italian

Keywords: Treno, Stazione, Biglietto, Storie brevi, Racconti

Word Count: 7322

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Pubblicato a gennaio 2018 su Amazon in versione Kindle ha venduto una decina di copie.


Sample text:

Era caduta dalle scale del binario 11 della stazione centrale di Bologna. Una ragazza le passò di fianco, le chiese come stava, ma subito dopo, così come era arrivata, altrettanto di fretta si era dileguata, all'inseguimento di un treno che avrebbe altrimenti perso. Per alcuni, non perdere un treno come ce ne sono mille ogni giorno, significa perdere l'occasione di incontrare una persona.
Ero arrivato in stazione tardi quel giorno, perché mi ero trattenuto più a lungo in ufficio: quando la vidi, mi avvicinai a lei e le chiesi come stava, mentre provavo ad aiutarla a rialzarsi. Camminare con un piede rotto era molto difficile e doloroso, e cadde di nuovo, sbattendo la testa su un gradino al termine della caduta. Le stavo vicino, le reggevo la testa e gliela accarezzavo dove aveva ricevuto il colpo.
Le parlai, le chiesi il suo nome e da dove veniva, e lei cercò di darmi i suoi documenti che teneva nella borsetta. Le chiesi da quanto tempo era in Italia e dove doveva andare, e lei cercò di darmi il suo biglietto. Le chiesi della sua famiglia e di come si trovavano in Italia, e Anna mi rispose tra le lacrime e la puzza di alcol.
Anche il mio treno stava partendo e un premuroso – molto premuroso nei miei confronti – ferroviere me lo rammentò. Io dovevo andare a casa, Anna invece doveva andare a Palermo, ricongiungersi alla famiglia, per poi partire dall'Italia, forse per non fare mai più ritorno in un paese che l'aveva maltrattata, esattamente come la stava maltrattando in quel momento. Era partita da Parma e aveva speso tutti i soldi che le rimanevano per acquistare il biglietto, per compiere quel viaggio, ma aveva ricevuto informazioni sbagliate e ora era nei guai. Forse non sarebbe riuscita a prendere uno dei mille treni di quel giorno, forse il suo viaggio doveva fermarsi lì, almeno per quella sera.


Book translation status:

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English
Already translated. Translated by Paola Sepulveda
Author review:
Paola è una traduttrice rapida, competente e affidabile. Il suo lavoro è di eccellente qualità: precisa fin nel dettaglio, è in grado anche di adattare le parti che lo necessitano alla cultura cui è destinata la traduzione.
French
Already translated. Translated by Antonio Costa
Author review:
Antonio traduce perfettamente anche in francese e posso affermarlo con certezza dato che sono traduttrice anch'io. Come al solito è rapidissimo e affidabile al 100%
Portuguese
Already translated. Translated by Antonio Costa
Author review:
Traduttore bravissimo e molto rapido. Ha realizzato un'ottima traduzione e ha curato con attenzione la trasposizione dei particolari nella cultura di destinazione. Comunicazione sempre chiara e rapida. Assolutamente consigliato.
Spanish
Already translated. Translated by Elizabeth Garay
Author review:
Elizabeth ha fatto un ottimo lavoro: la sua traduzione è piacevole alla lettura e la scelta del lessico è molto accurata. È stata inoltre velocissima.
Sono molto soddisfatta e felice che abbia tradotto questo libro.

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