Elisa è una studentessa liceale con tutti i normali problemi delle ragazze della sua età: la famiglia, i ragazzi, la scuola. Ma un giorno si ritrova catapultata in un’altra epoca, la Roma dei Borgia, e deve imparare a sopravvivere in un mondo completamente diverso dal suo. Mentre cerca disperatamente un modo per fare ritorno nel suo tempo, due giovani si contendono il suo amore: l’affascinante e crudele Cesare Borgia e l’onesto e leale Cristiano. Il primo è disposto a uccidere pur di possederla, il secondo darebbe la vita per lei. In un crescendo di colpi di scena, Elisa dovrà decidere a chi affidare il proprio cuore. E non sarà una scelta facile.
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Cercò di usare un’intonazione pacata e rassicurante, ma non era certo che avesse sortito lo scopo desiderato. Ora lei lo fissava con gli occhi sgranati.
«C’è un uomo morto e tu mi dici che non devo preoccuparmi? Non ti importa che qualcuno sia affogato nel Tevere? Forse è stato ammazzato, forse…».
«Probabilmente è stato ucciso, sì». Cristiano annuì con calma, interrompendo il suo sproloquio. «Non accade di rado a Roma, negli ultimi tempi. Sarà l’ennesima vittima dei Borgia».
La vide trasalire, lo sguardo che si velava di diffidenza. «I Borgia?».
Possibile che quella ragazza non avesse mai sentito parlare della famiglia più potente della città? Aggrottò la fronte. «Esatto, madonna. I Borgia. Ma voi non dovete temere nulla, siete sotto la mia protezione».
Lei sbatté le palpebre più volte. Sembrava sconcertata, addirittura sconvolta. «Senti, smetti di chiamarmi madonna, intesi?», disse agitandogli un dito davanti al naso. «Il mio nome è Elisa».
«Lieto di fare la vostra conoscenza, madonna Elisa. Io sono Cristiano. Sono al servizio dei Borgia da un paio d’anni e questa non è la prima vittima che viene trovata nel Tevere, purtroppo. Ma voi da dove venite? Siete foresta, immagino».
La ragazza si portò una mano al petto. Fece un sospiro tremolante. «Hai detto di essere al servizio dei Borgia?». La voce le si incrinò leggermente. «Ma che anno è? Dio mio, mi sembra di impazzire, non capisco…». Si interruppe per puntare nuovamente gli occhi blu nei suoi, incatenandoli.
«Siamo nell’anno del Signore 1496».
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French
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Already translated.
Translated by ERIC TRIGANCE
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Author review: Traduzione eccellente, massima collaborazione. Consigliatissimo! |
