Sono via con Jethro by Carlo Felice Tassini

Nicholas odia suo padre senza conoscerne il motivo. Gli servirà una notte intera per capirlo...

Sono via con jethro

La storia inizia quando un giovane imprenditore raggiunge la sorella nell’ospedale di un piccolo paese dove per un incidente piuttosto serio il padre è stato ricoverato d’urgenza. Nonostante sia convinto di non provare più nessun tipo d’affetto per il genitore, il ragazzo è incuriosito dalle parole che lo stesso pronuncia nel dormiveglia e, complici il silenzio della notte e il buio della stanza in cui i due sono immersi, finisce per farsi coinvolgere dalla strana narrazione. Protagonisti del racconto sono Nicholas, giovane intellettuale inglese arrivato in Italia con lo scopo di imparare la lingua, e Jethronio Papadopulos, signore di mezz’età d’origine greca. I due abitano nello stesso antico e alquanto malmesso palazzo. Nicholas incontrerà il greco per la prima volta dopo essersi sentito male per un attacco di panico (durante il quale gli pare di percepire la presenza della madre scomparsa quando ancora era bambino) che lo coglierà proprio davanti alla porta del suo appartamento. Un altro episodio piuttosto strano coinvolge il giovane inglese e la cassiera del super-market dove questi è solito fare la spesa. Il ragazzo si convince che la donna gli parli del giovane figlio, ma ad una richiesta di chiarimenti la cassiera lo fissa stranita e gli dice di non avere assolutamente aperto bocca. Preoccupato dall’episodio oltre che dall’attacco di panico di alcuni giorni prima, Nicholas torna da Jethro (soprannome che dà al greco) nel tentativo di ricostruire il percorso emotivo che lo ha portato all’attuale stato di malessere. La casa del vicino è una sorpresa sia per le dimensioni sia per il fatto che le origini nobili dell’intero palazzo “parevano aver trovato rifugio tutte lì, e certo in quel posto, il degrado non le aveva ancora scovate”. Ma la sorpresa più grande viene proprio dal greco che si dimostra un fine conoscitore dell’animo umano. Questi spiega e dimostra al giovane inglese che il suo malessere dipende dallo stato d’ansia che la sua grande capacità di osservazione e sensibilità gli provocano e che tutto può essere ricondotto alla sfera razionale. Affascinato dalla personalità dell’uomo Nicholas, con l’aiuto della bibliotecaria del paese, scopre alcuni indizi che gli fanno addirittura supporre che il greco abbia in gioventù conosciuto ed amato la madre scomparsa. Nonostante il ragazzo sia sedotto dall’ipotesi decide di mantenere un atteggiamento realista ed inizialmente rifiuta l’idea. Un ulteriore riscontro che lo stesso Jethro gli fornisce con un lapsus lo convince della giustezza della sua ipotesi. Solo alla fine capirà che a indirizzarlo e a guidarlo nel suo percorso di nuove consapevolezze è stato il greco da cui è stato riconosciuto (come figlio della donna amata tanto tempo prima) al primo incontro. In seguito i due decidono di partire al più presto alla ricerca della donna.

A questo punto della storia, la voce narrante (il signore ricoverato in ospedale) si interrompe improvvisamente. Il figlio che ha riconosciuto il padre nei panni di Nicholas chiede ulteriori chiarimenti, ma il padre non riesce a rispondere poiché muore. Nella parte terminale del romanzo il ragazzo, con l’aiuto della madre e della sorella, cerca di ricomporre i frammenti della vita che non conosceva del padre interrogandosi sulle scelte operate in vita dal genitore e confrontandole con le proprie. Da questa comparazione la figura del padre sarà rivalutata.

Genre: FAMILY & RELATIONSHIPS / Conflict Resolution

Language: Italian

Keywords: famiglia, musica, mistero, tempo, passato

Word Count: 32.500

Sample text:

Sono via con Jethro

 

Dolore? No, nessun dolore…

Tensione? No.

Preoccupazione forse? Neppure.

Allora?! Cristo Santo! Cosa provo? Niente?

Fastidio, ecco cosa, fastidio: per aver dovuto cambiare i miei programmi, per essermi dovuto comportare secondo le convenzioni. 

Potevo sottrarmi? Potevo non venire qui? Avrei dovuto, certo: odio questi posti. 

Sono stato tentato di tornare indietro durante tutto il viaggio. In realtà, è che non c’è niente che mi interessa qui, nulla più da imparare, nessuna emozione… nessuna vibrazione. Niente per cui valga la pena muoversi, ecco tutto. I miei legami sono altrove, la mia vita è altrove, da tempo. La mia presenza qui non ha alcun senso.

Che strano effetto; tutto mi sembra così piccolo. Eppure nemmeno una cosa è cambiata: questo atrio è lo stesso di quando ero bambino, ma sembra grande la metà. L’odore è uguale, questo sì: il solito tanfo di disinfettante.

 

- Guarda guarda chi abbiamo qui: niente di meno che il giovanissimo, ma già stimatissimo, imprenditore! Dunque alla fine lo hai trovato un poco di tempo per il vecchio.

- Martha non rompere, sono arrivato appena ho potuto. E poi Nicholas non è vecchio.

- Certo… certo, appena hai potuto, come no. Ti ho cercato al cellulare decine di volte e risultavi irraggiungibile o avevi il telefono spento. Ti ho anche mandato alcuni messaggini. Alla fine ho telefonato alla tua segretaria tre giorni fa e mi aveva assicurato che saresti arrivato subito.

- Ero a Salisburgo per lavoro, lo sai. Evidentemente lassù i cellulari non prendono bene...


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Raquel Camargo
Author review:
Raquel ha fatto un ottimo lavoro e ha mostrato una grande professionalità! E' stata veloce, precisa, e più che rispettosa delle scadenze. Spero di avere il piacere di lavorare ancora con lei in futuro.

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