Libera by Flavia Maria Macca

Giallo

Libera

Allison è a letto, al buio. Per l’ennesima volta ha dovuto subire le angherie del marito. È stanca, depressa, e pur sognando una vita migliore per sé e per sua figlia Joanna, si sente svuotata di ogni energia, incapace di reagire e pericolosamente rassegnata. Quando però il marito entra nella stanza da letto e la violenta, in lei scatta qualcosa: afferra un paio di forbici e sfoga la rabbia a lungo repressa…

Un intricato e appassionante giallo che parte da Londra e arriva a Parigi, dove il commissario Roche e la sua squadra dovranno indagare indietro nel tempo per ricostruire una storia ricca di misteri, di violenze e di situazioni pericolose, che li porteranno a scontrarsi con la mafia russa.

Un libro che costringe a riflettere su un tema tristemente attuale, quello della violenza sulle donne e sulle gravi conseguenze che questa può avere sulla psiche femminile, trasformando un essere sensibile e inoffensivo in uno spietato e pericoloso serial killer.

Genre: FICTION / Thrillers / Crime

Secondary Genre: FICTION / General

Language: Italian

Keywords: Giallo

Word Count: 83913

Sample text:

PREMESSA (13 novembre 1989 - Londra)

Allison era sul letto nella sua stanza, al buio. Sentiva tanto freddo, era novembre e la temperatura era bassa, ma il gelo che percepiva non era dovuto al clima rigido, arrivava dritto dalla sua anima.

Era stata un’altra volta cattiva e il mostro l’aveva punita. Aveva dimenticato di comprare il vino, era colpa sua, non era mai capace di fare le cose per bene.

Il giorno precedente aveva lasciato per troppo tempo la pasta sul fuoco facendola scuocere. Un altro giorno aveva sbadatamente infilato nella lavatrice un paio di slip rossi e la camicia bianca del mostro era diventata rosa. Che avesse ragione lui? Era davvero una moglie così terribile?

Tutti quelli che la conoscevano, ripetevano quanto fosse bella, dolce, gentile e intelligente. Tutto questo fuori di casa. Tra le mura domestiche Allison era una stupida, un’idiota senza cervello, una donna incapace di rendere felice il suo uomo, questa era l’opinione che aveva di lei il mostro. E la puniva per questo.

Poteva uscire poco da casa, lui glielo impediva. Le era concesso soltanto di recarsi al lavoro, il mostro era disoccupato e qualcuno la pagnotta a casa doveva pur portarla.

Aveva un buon impiego presso un ipermercato come analista contabile. Non guadagnava tanto, poiché lavorava solo sei ore al giorno, ma il suo lavoro le piaceva, soprattutto le permetteva di uscire per qualche ora dall’inferno nel quale viveva ormai da otto anni.

I suoi colleghi sapevano poco di lei, non amava parlare della sua vita privata. In fondo, non c’era molto da dire.

 


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French
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