GIORDANO BRUNO vs ARISTOTELE. LA CRITICA DI GIORDANO BRUNO AL PENSIERO DI ARISTOTELE by Stefano Ulliana

Il confronto fra la rivoluzionaria speculazione bruniana e la tradizione aristotelica.

Giordano bruno vs aristotele. la critica di giordano bruno al pensiero di aristotele

Le argomentazioni presentate in questo volume costituiscono le premesse di un lavoro di ricerca che ha investito l'insieme dei "Dialoghi italiani" di Giordano Bruno, riuscendo a reperire e a far emergere quello che pare il nucleo più profondo e importante della speculazione bruniana: la presenza attiva di un concetto triadico di natura teologico-politica: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo della tradizione trinitaria cristiana. Esso viene riformulato, attraverso il capovolgimento rivoluzionario di quella stessa tradizione, grazie alla riaffermazione del concetto creativo e dialettico dell'infinito.
In questo volume questa struttura viene fatta gradualmente emergere e viene portata ad evidenza attraverso la critica operata progressivamente da Giordano Bruno ed il ribaltamento della logica che innerva tre testi aristotelici fondamentali: la "Metafisica", la "Fisica", "Il cielo".

Genre: PHILOSOPHY / History & Surveys / Renaissance

Secondary Genre: PHILOSOPHY / Metaphysics

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 81.000

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Sample text:

IL CONFRONTO FRA ALCUNI TESTI ARISTOTELICI E LA POSIZIONE BRUNIANA

Osservazioni iniziali

Postulato interpretativo fondamentale della spiegazione della riflessione di Giordano Bruno è il fatto di ragione ed immaginazione che la posizione del principio bruniano dell’un-infinito mobile – Uno, infinito e movimento sono i termini e le nuove categorie speculative proposte dal pensatore nolano - ha come conseguenza l’affermazione dell’insopprimibilità dell’apparenza dell’opposizione. Questa apparenza si traduce nella immagine della divisibilità o sdoppiamento interno della materia.

La distinzione in se stessa mobile fra materia 'incorporea' – o di cose superiori - e materia 'corporea' – o di cose inferiori - è infatti l’espediente che Giordano Bruno utilizza nel De la Causa, Principio e Uno per preparare il terreno speculativo all’inserimento della centralità del fattore immaginativo e desiderativo nella trattazione di quella apertura morale e religiosa tematizzata lungo l’intera silloge dei Dialoghi Morali (Spaccio de la Bestia trionfante; Cabala del Cavallo pegaseo, con l’Aggiunta dell’Asino cillenico; De gli Eroici furori). All’inizio della sua speculazione in lingua volgare l’autore nolano si preoccupa però di concentrare l’attenzione del lettore verso il principio ed il movimento etico che sta a fondamento di quella distinzione e del suo interno movimento: la relazione inesausta, continua, creativa e dialettica, fra la perfezione e ciò a cui essa sembra dare luogo. L’alterazione, come spazio e tempo del ricongiungimento amoroso ed eguale alla libertà. 


Book translation status:

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English
Translation in progress. Translated by Stefania Baetii
Spanish
Already translated. Translated by Marcela Gutiérrez Bravo
Author review:
Marcela Gutierrez Bravo ha dimostrato una volta di più la sua bravura nell'affrontare un testo molto complesso e difficile. Precisa e puntale nelle traduzioni dei termini e nei pensieri. Ottima davvero!

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