Frida Kahlo by Pina Varriale

Romanzo storico

Frida kahlo

Quando il corrimano del mezzo su cui viaggiava la trapassò, nessuno avrebbe scommesso sulla sua vita. Sembrava una ballerina cosparsa di polvere d’oro, una bambola insanguinata che giaceva sul ciglio della strada.

Ma lei era Frida Kahlo e mai si sarebbe arresa al destino.

Della sua tormentata esistenza e dell’impossibile amore per Diego Rivera seppe fare infatti un’opera d’arte rivoluzionaria che fino ad oggi resta senza uguali.

Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / General

Secondary Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / Artists, Architects, Photographers

Language: Italian

Keywords: romanzo

Word Count: 56810

Sample text:

Benché affermi di essere nata nel 1910, Frida Kahlo vede la luce il 6 luglio del 1907 a Coyoacán. Il Messico è nelle mani del generale Porfirio Diaz e, nonostante il diffuso malcontento, una possibile rivolta contro la dittatura è ancora un sogno irrealizzabile.

Il padre di Frida, Wilhelm, è un ebreo tedesco di discendenza austro-ungarica, nato a Baden-Baden nel 1872 ed emigrato in Messico quando ha appena diciannove anni. Qui Wilhelm, che cambia subito il suo nome in Guillermo, trova impiego come fotografo, incontra la donna di cui si innamora e che sposa di lì a poco. Dal matrimonio nascono Maria Luisa e Margarita ma quando la moglie muore di parto, Guillermo mette le due figliolette in convento per sposare Matilde Calderòn y Gonzales, figlia di un indigeno. Matilde e Guillermo si conoscono già da tempo, entrambi infatti lavorano nello stesso negozio.

La coppia mette al mondo dapprima Matilde e Adriana, poi Frida e infine Cristina. Guillermo vorrebbe chiamare la terzogenita Frieda ma al momento di registrarne il nome all’anagrafe, gli vengono fatte delle difficoltà, per cui alla fine si rassegna a togliere quella ‘e’ troppo tedesca dal nome e a chiamare la bambina semplicemente ‘Frida’.

L’infanzia della piccola Kahlo è serena, a casa non mancano l’affetto e le cure dei genitori. Guillermo poi è molto contento, ha ricevuto dal governo di Porfirio Diaz l’incarico di fotografare le opere più importanti dell’architettura messicana. Come tutti i dittatori, Diaz ha bisogno di autocelebrarsi per affermare il proprio potere e per rimarcare le differenze fra il precedente governo coloniale e la propria presidenza che, di fatto, grazie a opportune modifiche alla costituzione, lo ha reso un indiscusso tiranno.


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Jorge Ledezma

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