Dollhouse by Bianca Rita Cataldi

Riverside Saga #2

Dollhouse

Riverside, Regno Unito. Dopo il traumatico risveglio in una realtà parallela che non le appartiene, Amabel riesce suo malgrado ad ambientarsi, trovandosi finalmente a suo agio tra i suoi allievi della Lucretius Grammar School, l’amabile collega Rachel e l’impertinente Damian, un suo giovane alunno che è anche il suo unico contatto con la realtà dalla quale proviene. Benché si stia ormai abituando all’insolita situazione, Amabel è comunque costretta a continuare le sue ricerche al fine di comprendere i motivi di ciò che le è accaduto e trovare un modo per tornare a casa. Intanto, l’incubo della bambola dai capelli rosa torna a visitarla dopo sei anni di silenzio. Come Amabel scoprirà ben presto, il segreto dei suoi incubi affonda le sue radici in un’antica favola slava della quale dovrà conoscere ogni aspetto per capire la complessità della sua situazione. Tuttavia, qualcosa trama nell’ombra e Amabel dovrà stare all’erta: è sufficiente un solo errore per spezzare per sempre l’equilibrio e far precipitare Riverside nella rovina.

 

Genre: FICTION / Fantasy / Paranormal

Secondary Genre: FICTION / Romance / General

Language: Italian

Keywords: fantasy, paranormal, school, college, love, dark

Word Count: 29672

Sample text:

Venne la notte e la musica ancora riempiva Silverbell Street. Il tradizionale Ballo d’Inverno colmava di luce il salone centrale della Lucretius Grammar School e le finestre della scuola brillavano entro la cornice di pietra della facciata. Mergens sidera coelum, recitava il motto al di sopra del portone. “Il cielo in cui tramontano le stelle”. Lì, in quella notte di dicembre piena di musica e di bagliori, nessuna stella tramontava: erano tutte in cielo, presenti all’appello, che si tenevano strette nelle loro costellazioni illeggibili.

Se una stella curiosa si fosse spinta un po’ più in là e avesse avuto il coraggio di attraversare i vetri delle finestre col suo sguardo, avrebbe visto tante vite giovani che ballavano e si stringevano e poi si lasciavano, volteggiando sul pavimento tirato a lucido del salone centrale. Probabilmente, tutta quella gioia di vivere, tutto quel divertimento, avrebbero reso la Lucretius una sala da ballo piuttosto che una scuola, e in quel momento era proprio questo: pura, luminosa gioia di vivere.


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Alice Marta Croce

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