Ballerine di carta by Laura Rico

Romanzo storico

Ballerine di carta

L’anziana Bianca riceve in dono il diario scritto molti anni prima dalla cara amica Dora, regalo che sarà per lei motivo di turbamento, ma anche occasione per abbandonarsi ai ricordi e rivivere emozioni e dolori che il tempo ha offuscato.

Sullo sfondo degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato il ventennio durante il regime fascista, Bianca ripercorre con la memoria il suo passato cercando di dare un senso agli eventi che hanno messo a dura prova la sua esistenza e quella dell’amica Dora.

La vicenda è in gran parte ambientata ad Abano, cittadina termale ai piedi dei colli Euganei, nel padovano. La giovane Bianca, incapace di piegarsi ai voleri di una famiglia all’antica e di un fidanzato fascista che lei ritiene soggiogati dalla nuova ideologia del regime, si ribella alle convenzioni e sfida l’intransigente zio e le assurde regole imposte alla “nuova donna italiana” lasciandosi prendere per mano da Costante, membro della buona società aponense, ma sfrenato donnaiolo e sovversivo. La palese contestazione e l’inosservanza delle linee di condotta imposte conducono Bianca a vivere una terrificante sciagura che segna per sempre la sua vita.

Il romanzo è costruito sull’attenta analisi che la protagonista compie su se stessa. Al centro della disamina torna spesso il tema del contrasto: povertà e ricchezza, fede e miscredenza, confor­mismo e libertà, silenzio e clamore. Bianca tenta di dar voce alla profonda inquietudine che ha investito molte donne dell’epoca, indifese e considerate soltanto un mero completamento dell’uomo, ma soprattutto pone l’accento sulla smisurata fragilità che le esponeva ai pericoli più spaventosi.

Genre: FICTION / Romance / Historical

Secondary Genre: FICTION / Romance / General

Language: Italian

Keywords: romanzo, storico, ventennio fascista, seconda guerra mondiale

Word Count: 100.745

Sales info:

Il romanzo ha ottenuto il riconoscimento quale libro di qualità.


Sample text:

Il mio nome è Bianca Moro. Non ho mai compreso la scelta di un nome così ridicolo: probabilmente mia madre voleva fare del sar­casmo, eppure non ho mai considerato l’ironia un suo tratto distintivo.

Voleva essere una stravagante assurdità, immagino, tuttavia devo ammettere che mamma aveva indovinato: la dualità di questo nome ha caratterizzato la mia vita pervasa di chiaro­scuri e ambiguità.

Sono proprio io Bianca Moro, probabilmente un altro nome non avrebbe calzato a pennello come questo.

Ci trasferimmo qui parecchi anni fa, io e mio marito, nel 1936, prima della guerra. Abbiamo creato il nostro mas, una piccola fattoria con tanto di vigneto, un frutteto e un appezza­mento di terra per coltivare le mie erbe, come sognavo da ragazza. Mio marito ci sapeva fare con la gente del luogo, soprattutto con i braccianti che si alternavano per aiutarci nella conduzione della tenuta, ma io non sono mai stata altrettanto abile, sono certa che tuttora continuino a considerarmi un’italia­na bisbetica, una vecchia italiana bisbetica.

Ma è da un po’ che non mi curo di ciò che la gente pensa di me e, ora che sono una vecchia decrepita, posso finalmente dire tutto ciò che penso senza farmi scrupoli. A dire il vero, non so­no mai stata brava con le parole. Ero una bambina silenziosa alla quale è stata vietata ogni forma di espressione alternativa. In gioventù ho maturato un temperamento ribelle che mi ha procurato ben poca ammira­zione e parecchie ripercussioni sulla mia vita affettiva. Cre­scendo, poi, la tendenza a dominare le persone e la mia natura poco affabile non mi hanno permesso di conservare molti amici. Certo, la maturità ha moderato le mie reazioni esagerate e mi ha addolcito un po’ il carattere, ma se non posso dire ora ciò che penso, quando potrò?


Book translation status:

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LanguageStatus
English
Already translated. Translated by Aimee Van Vliet
Author review:
Traduzione eseguita molto professionalmente. La trasformazione in inglese di ogni singola parola, pensiero o frase idiomatica non è mai casuale o impulsiva, ma ben ponderata, manifestando la spiccata sensibilità della traduttrice nel voler mantenere il significato più profondo del testo originale, testo che spesso conteneva forme dialettali e concetti legati alla tradizione italiana, veneta in particolare.
Spanish
Already translated. Translated by SIMONA PECORAIO
Author review:
Traduzione perfetta, molto attenta anche al linguaggio dialettale, segno di una revisione studiata e meticolosa.

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