DEEP STEREO Distribuzione delle sorgenti virtuali da 2 a 3 canali by Marco Valerio Masci

Sound reproduction - 3 Channels listening - graphic representation of the energetically distribution

Deep stereo distribuzione delle sorgenti virtuali da 2 a 3 canali

In this research we show the results of the investigation on the perception of the Deep Stereo listening, focusing on the different Deep Stereo perceptive interface compared to the typical stereo listening. We analyze the 3 channel listening regard the 2 channel listening from where the first one comes up to the graphic visualization of the different energetically distribution in the two ways of listening.

The Deep Stereo algorithm allows a 3-channel reproduction from stereo programs, eliminating (or drastically reducing) the interaural diaphony which plagues “traditional” stereo and the need of time delays in situations – like in a car - where the listener can’t stay at equal distances from left and right loudspeakers, creating a sound image that’s stable, uniform and symmetrical for both passengers.

Genre: TECHNOLOGY & ENGINEERING / Acoustics & Sound

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 14000

Sales info:

The Italian book is on sell from a very little time, we have no ranking.

Is a very specific treat but in English it can be purchased in many countries by people interested in high-fidelity sound reproduction. Is about a very innovative way of ear the music. I think could be a large interest on it.


Sample text:

<< Alle frequenze più alte accade l'esatto contrario. Lo scostamento è grande in relazione alla dimensione delle frequenze in gioco le cui lunghezze d'onda sono piccole e comparabili con la dimensione dello scostamento stesso. In tal caso lo sfasamento può essere grande e la somma dei segnali può tendere ad un incremento prossimo allo zero. L'incremento in alta frequenza, variando la frequenza, sarà variabile tanto da far assumere alla curva di risposta un andamento ondulatorio. Quindi, la somma dei segnali nella condizione di ascolto reale varia con la frequenza se il punto di ascolto è disassato. E il punto di ascolto sarà sempre disassato. L'ascolto stereo è quindi un ascolto fisiologicamente instabile. A tutto ciò se aggiungiamo che l'apparato uditivo non è assimilabile ad un punto ma a due, ci rendiamo subito conto che lo scostamento pone i due punti (orecchi) a distanze relative differenti dalle due sorgenti. All'effetto precedente si somma tale condizione. In sostanza il fenomeno appena descritto si raddoppia.>>

<<Tutto ciò sembra molto logico e, trascurando le cancellazioni,intendere che fino a circa 120 Hz (default di programma) avremo incrementi di 6 dB e,modo progressivo, arriveremo alla possibilità di ottenere anche incrementi solo di qualche decimo di dB a 20 kHz. Ciò non sembra concordare con la scelta di incrementare tout court il centrale di 3 dB da 120 a 20000 Hz. La scelta sarebbe motivata anche da un atteggiamento conservativo che vuole mantenere i segnali identici alla condizione iniziale e, implicitamente,vuole agire progressivamente sulla modifica dei livelli, né in sede di estrapolazione dei segnali né in sede di post processing (in preamplificazione) poiché ciò significherebbe "equalizzare".>>


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