Valzer notturno è un racconto corale in quattro parti che narra le vicende di tre famiglie tra la Sicilia e la Romagna nel periodo compreso tra il 1860 e il 1880 sulle note della musica di Chopin.
Notturno:Nulla è più patetico di una scrittrice innamorata del proprio personaggio e niente è più pericoloso della scienza quando altera gli equilibri del tempo. È ciò che pensa la contessa Evelina tra le braccia di Mark, guerriero normanno creato dalla sua fantasia. Un viaggio sensuale sulle note del Notturno di Chopin in una Sicilia infuocata dalla guerra tra borbonici e garibaldini.
Valzer:La passione insana di Riccardo Baldini per la giovane e sensuale Giacometta si trasforma in una devastante vendetta che rischia di distruggere entrambi. Ludovica, invece, sogna un misterioso “uomo di broccato”. Sarà il caso a farli incontrare e un’attrazione fatale a ridisegnare il loro destino.
Preludio:Il preludio di Chopin che Evelina sente in lontananza non riesce a confortarla. Un terribile presagio incombe sulla felicità di sua figlia Elena, della sua amica Lulù e di Federico, ultimo erede di un principato siciliano. Un affresco denso di erotismo della società siciliana di fine Ottocento divisa tra modernità e feudalesimo, tra senso dell’onore e lussuria.
Sinfonia:Maestosa e delicata come un concerto di Chopin l’amicizia tra Elena, Lulù e Federico si dipana in un triangolo emotivo dai risvolti intriganti. Una nemesi segreta li divide e il solo modo di combatterla è andare alla ricerca della verità.
Il libro è stato pubblicato il 3 settembre 2015 pertanto non ha avuto ancora molte valutazioni
ANCORA UNA VOLTA SILVIA SCIBILIA CI INCANTA CON I SUOI RACCONTI ROMANTICO/EROTICI.
CHE SIANO AMBIENTATI AI GIORNI NOSTRI O IN EPOCHE LONTANE, QUESTE STORIE SANNO ATTIRARE IL LETTORE E STIMOLARE SEMPRE L'INTERESSE.
ANCHE "VALZER NOTTURNO" RISPETTA LE ASPETTATIVE DEI PRECEDENTI SCRITTI INTRIGANTE, ATTENTO E RICCO NELLE DESCRIZIONI STORICO/AMBIENTALI.
Non sono mai stata un'amante dei racconti storici ma, sarà' perché' parla della mia Sicilia, sarà' perche' amo questa scrittrice, mi ha catapultato indietro nel tempo...lasciandomi senza fiato!
Un mare di ghiaia nera si profilava davanti agli occhi della donna, che sembrava immersa in un mondo tutto suo. Calpestava l’acqua della riva come se la freschezza del mare potesse alleviare il tormento interiore. L’aria satura di salsedine del mattino, il canto stridente dei gabbiani, la musica dolce di un preludio di Chopin che proveniva dalla villa le parlavano di armonia, in contrasto con i presagi che affollavano la sua mente e le confondevano i sensi. L’acqua si sollevò schizzandola intorno alle caviglie. La gonna di lino orlata di pizzo si inzuppò senza diventare pesante. La ghiaia sotto i piedi era fastidiosa e le ricordò la sabbia di Rimini, dura, compatta come un terreno inaridito dal sole. Non conosceva il motivo di quel ricordo, la sabbia era l’antitesi della ghiaia, il mare selvaggio di Sicilia l’opposto della piatta serenità della Romagna. Forse era la musica di Chopin che aveva preannunciato in passato cambiamenti importanti nella sua esistenza. La sensazione vaga assunse dei contorni più netti. Uno sguardo metallico, ozioso e ironico, una bocca dalla linea decisa, un volto aristocratico e perfetto. Federico! In preda all’ansia, corse verso il viottolo che conduceva alla villa. A metà della gradinata si sentì osservata, alzò lo sguardo e incontrò quello di Emilio. Il sorriso dell’uomo si spense. Le percezioni di Evelina trascendevano la scienza e lui era un uomo di scienza, ma l’amore per la moglie con la quale aveva trascorso vent’anni della sua esistenza senza sentirne il peso lo spingevano ad averne rispetto.