Uno sbirro al volante by Francesco Contri

Autobiografico

Uno sbirro al volante

Questo libro si ispira a fatti realmente accaduti nel corso di una breve carriera nell'Arma dei Carabinieri - in particolare presso il Nucleo Radiomobile - e riporta, con un pizzico di ironia e una vena romanzesca, alcuni episodi vissuti dall'autore.

I fatti si svolgono principalmente nella città di Padova e nella sua provincia, lo scopo del libro è ricordare amici e colleghi con cui sono condivise fatiche, avventure ed emozioni.

Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / General

Secondary Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / Adventurers & Explorers

Language: Italian

Keywords: autobiografia

Word Count: 24.425

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Sample text:

 

Le pagine che seguono raccontano brevi storie vissute presso il Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova, in qualità di autista e di capo-equipaggio.

Il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri è considerato un reparto d’élite che fin dagli anni di piombo è sempre stato in prima linea, riscuotendo onori e considerazione, ma annoverando tra le sue fila anche tanti caduti nell’adempimento del dovere.

Svolgere la propria professione alla Radiomobile non significa solamente portare la divisa nera con i pantaloni stretti a tubo e le bande rosse laterali che finiscono dentro un paio di stivali da motociclista sempre tirati a lucido (anche se si sta in auto), non significa passare il tempo a bordo di una potente auto di servizio, significa, soprattutto, avere cuore, umanità, sprezzo del pericolo, spirito di servizio e professionalità.

Il “radiomobilista” deve stare sulla strada per almeno sei ore di turnazione continua, a prescindere dalle condizioni climatiche, svolgendo svariati tipi di intervento coordinati dalla Centrale Operativa.

Significa anche portare a casa tante soddisfazioni e compiere non pochi sbagli - senza mai prevaricare la legge e sempre in prima linea - con la consapevolezza di dover portare a termine qualsiasi situazione, senza guardare l’orologio perché sai quando inizi il turno ma non quando lo finisci.

Chi lavora alla radiomobile è consapevole, come lo sono le mogli, le fidanzate, gli amici e i familiari, che si deve lavorare anche di domenica, a Natale, a Capodanno, a Pasqua e a Ferragosto. Lo sanno bene soprattutto i radiomobilisti, che sono orgogliosi di appartenere a questo reparto, come lo sono stato io.


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