Stupide stelle by Andrea Giachè

Si può vivere senza il libero arbitrio? E come? È quello che scoprirà Stefania in questo Best Seller di Amazon Kindle Italia - Urban Fantasy

Stupide stelle

Stefania è una diciassettenne rassegnata all’idea che nulla cambierà mai. La sua Italia è grigia, appariscente, costosa. È un’Italia di famiglie ferite, di licei che non funzionano, di lavori in nero. Se Stefania non crolla è grazie ai suoi insoliti amici: un ansiolitico, un cavallo e Tommy, l’auto-proclamato protettore della città.
Ma la vita è davvero «così e basta»?
Il Diavolo, chissà come, giunge a Spondai per rubarle il libero arbitrio. Senza, Stefania non può più prendere nemmeno la decisione più elementare. Eppure, se non vorrà perdere tutto ciò che ama, dovrà cercare un modo per recuperarlo. Ma come fare?
Stupide Stelle è una toccante e divertente avventura nella magia, nel mistero e nei meandri dell’animo umano: il racconto di come si può trovare la luce anche nelle tenebre.

Genre: FICTION / Fantasy / Urban Life

Secondary Genre: FICTION / Fantasy / Contemporary

Language: Italian

Keywords: libero arbitrio, filosofia, psicologia, lgbt, femminismo, urban fantasy, esistenzialismo, fantasy, avventura, amicizia

Word Count: 96168

Sales info:

Amazon/Google/Goodreads/Kobo: media 4 stelle su 5

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Sample text:

Il Diavolo raggiunse l’infinito. Lo chiamava così, perché lo associava alla spinta creatrice primordiale, cui assistette quando il suo giovane cuore aveva ancora la massa del sole, e quel cuore pulsava ogni due secondi emettendo la luce più intensa che si avesse l’umiltà di mirare. Il Diavolo fissò l’infinito. Al suo cospetto, breve appariva il tempo da cui vagava tra i meandri oscuri dell’inferno, trascurabili i sensi di colpa e le perplessità che lo avevano attanagliato per tutta la vita, limitato il sapere che lo colmava. Il Diavolo divenne l’infinito. Non era il cosmo a delinearsi, bensì un uomo, o qualcosa più di un uomo, ma meno di un dio.

Troppo tardi realizzò che si stava illudendo. L’aroma dell’infinito, un miscuglio piacevole, ma letale, di tutti gli odori del creato, l’aveva disorientato.

Era finito in trappola. Bruciava nel centro esatto di un’immensa palla di fuoco. Il corpo raggrinzì tutto e si curvò in posizione fetale. L’anidride carbonica abbandonò i polmoni. Esalarono le ultime forze.

Il Diavolo precipitò dall’alto dei cieli. Dapprima parve galleggiare nel vento; poi, subitaneo come un risveglio, capitolò sulla riva di un fiume.

Finiva sempre allo stesso modo. Una tortura ripetuta ancora e ancora e ancora: cercare l’infinito, trovare l’infinito, perdere l’infinito. Eppure, l’elaborata punizione divina prevedeva una chiazza di pietà, l’istante di ignoranza che precedeva l’inizio del viaggio. È quando non sai chi sei, ma neanche te lo chiedi.

Emise un ultimo lamento: «È già ora della mia fine? Prima di morire, vorrei dirti una cosa. Però forse è meglio risparmiare il fiato, tanto non ascolteresti.»


Book translation status:

The book is available for translation into any language except those listed below:

LanguageStatus
Spanish
Translation in progress. Translated by Germán Merino Melgosa

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