Lo spirito e l'isola by Simone Giudici

Lo spirito e l'isola. Tutta la magia di Marettimo

Lo spirito e l'isola

Chestertown, Maryland, 1889. Ernest Christian Reiche, bizzarro inventore di origini tedesche, costruisce la prima tavola Ouija della storia, allo scopo di dare il via ad una lucrosa attività commerciale. Quando però la proverà per la prima volta, ne verrà lui stesso terrorizzato. 

Isola di Marettimo, estate 1989. La giovane Annele Morris manda avanti da sola la pensione “Stella Marina”, aperta anni prima dalla mamma e dal nonno, morti misteriosamente quindici anni prima. La notte di San Lorenzo Annele acquista da un misterioso individuo una vecchia tavola Ouija e grazie al fortuito ritrovamento del prezioso diario di guerra del nonno Alfred , riuscirà finalmente a svelare il mistero che avvolge da tempo la sua famiglia e liberare la magia che si cela da più di un secolo nella tavola Ouija. 

Da Monterey a Baltimora, attraverso l’infernale deserto del Marocco, fino alla magica Isola di Marettimo: questo libro vi terrà incollati alle sue pagine fino all’imprevedibile e sconvolgente rivelazione finale.

Genre: FICTION / Thrillers

Secondary Genre: FICTION / Romance / Paranormal

Language: Italian

Keywords: spirito, marettimo, isola, fantasmi , ouija, magia

Word Count: 102000 parole, 600000 caratter

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Sample text:

Si dice che su quest’isola la gente muoia solo di infarto o di vecchiaia. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’affermazione veritiera, eppure, ci sono state rare eccezioni: escludendo incidenti di pesca e casi di annegamento, le morti violente avvenute a Marettimo negli ultimi cinquant’anni, si contano sulle dita di una mano sola.

Due di questi tragici eventi avvennero addirittura lo stesso giorno, e precisamente la sera del 10 Agosto 1974. La straordinarietà dell’accaduto, si deve soprattutto al fatto che vi furono coinvolti un vecchio pescatore e la sua unica figlia. La donna, uscita di casa attorno alle nove per recarsi allo Scalo Nuovo – dove si stava svolgendo la Festa delle Stelle Cadenti – scomparve.

Fu ritrovata alcune ore dopo: due ragazzi che si erano appartati in una pineta, rinvennero il suo corpo esanime e lo riportarono in paese. Sebbene avesse il cranio fratturato, oltre a diverse escoriazioni e ferite, Alexandra Morris era, per miracolo, ancora viva. Trasferita in ospedale a Trapani, rimase in coma per diverse settimane e, dopo una lunga degenza, fu dimessa, ma con nessuna speranza da parte dei medici, di vederla riprendersi dallo stato catatonico in cui versava. Morì pochi mesi dopo, senza aver mai più proferito una sola parola o, almeno, così si è sempre supposto.

Suo padre Alfred invece, uscito in barca durante l’imprevista tempesta che si scatenò quella sera, fu ritrovato cadavere il mattino successivo, il corpo incastrato tra gli scogli, le ossa sbriciolate dalla furia delle onde e il viso irriconoscibile.


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