La vita in piazza by Maria Concetta Distefano

Irene torna a farsi "i fatti degli altri" e questa volta per un'intera piazza di Torino...

La vita in piazza

In preda al “blocco dello scrittore”, nell’arco di una sola settimana, Irene si lascerà coinvolgere in tutta una serie di avvenimenti tragicomici che la porteranno a scoprire l’essenza stessa della vita. Assieme a Beatrice, Otilia, Adele, Ornella, Pervinca, Simona, Geronimo, Gualtiero e tanti altri esseri umani (e un bel po’ di gatti!) si troverà infatti “presa” in una rete di comunicazione vera  e socialità reale che la faranno sentire davvero viva.
È un romanzo che ci aiuta a capire quanto la nostra vita possa essere profondamente social anche senza Facebook, Instagram, LinkedIn, ecc.

Genre: FAMILY & RELATIONSHIPS / Friendship

Secondary Genre: FAMILY & RELATIONSHIPS / General

Language: Italian

Keywords: famiglia, amicizia, social, quartiere, rapporti umani

Word Count: 94139

Sales info:

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Sample text:

– Non le innaffiassi io queste povere piante morirebbero di sete! E dire che ce le godiamo tutte, no?

– Ha ragione. Solo che io e Otilia non abbiamo il pollice verde, come si suol dire. Credo proprio sia meglio che le innaffi lei. Se poi la cosa le desse troppo disturbo, lasci pure perdere. Faremo a meno delle piante sul pianerottolo.

– Lo faccio… lo faccio… Dicevo così per dire. Giovani d’oggi! – Scosse la testa con disapprovazione.

– Arrivederci.

– Arrivederci. – Vera guardò Beatrice scendere le scale e la ragazza avvertì, pesante come un macigno, il peso dello sguardo di biasimo dell’anziana zitella (o vedova?) sulle sue spalle.

Al primo piano il professore era già sulla soglia del suo appartamento con l’ombrello in mano.

– Buongiorno, professore! Ho appena incontrato la signora Sara, la mia dirimpettaia, sul pianerottolo. Che sgradevole quella donna! Non le va mai bene niente!

– La sua dirimpettaia non si chiama Vera?

– Giusto. Solo che io e Otilia pensiamo che assomigli a una prugna secca, sa le prugne di Saratoga, in California, quelle che si trovano in tutti i supermercati e ti fanno pure andare in bagno?

– Beh, sì.

– Ecco, noi la chiamiamo Sara da Saratoga e così è come se la chiamassimo “prugna secca”!

– Ah questi giovani d’oggi! – Fece il professore, serio, scuotendo la testa.

– Professore! Sta parlando proprio come la summenzionata!


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