La Polvere del Tempo by Daniele Picciuti

Futuro post-apocalittico. Il mondo è devastato da tempeste di polvere cancerogena e da creature mutanti. Ma esiste una speranza...

La polvere del tempo

Roma, in un ipotetico futuro. La razza umana, vittima di secoli di guerre chimiche e inquinamento indiscriminato, è rintanata nelle case, costretta a sopravvivere in un ambiente ostile popolato da creature fameliche chiamate Ibridi, vessata da un’autorità incapace di controllare una milizia che agisce nel solo proprio interesse, perpetrando soprusi e violenze sui più deboli. Sullo sfondo, una polvere cristallina che rende l’aria irrespirabile e da cui sembra impossibile difendersi. Lorenza, però, custodisce un segreto antico che potrà cambiare il destino dell’umanità. Un segreto che ha a che fare con i misteriosi Arcangeli. Questo è il suo viaggio. La sua disperata ricerca di un altro luogo dove ricominciare.

Genre: FICTION / Science Fiction / General

Secondary Genre: FICTION / Action & Adventure

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 10100

Sample text:

Questo buco sottoterra dove sono rintanata è un sudario che non mi fa respirare. Anni trascorsi a nascondermi, vivendo degli avanzi di una civiltà sepolta, scomparsa nella polvere, riecheggiano dentro di me, martellandomi con la loro eco folle. Stanca, mi trascino lenta da un capo all’altro della stanza, aspettando che fuori appaia la luce bianca per poter uscire a cercare da mangiare. 

Mi chiamo Lorenza, o almeno così mi disse mia madre quando cominciai a parlare e capire. Pochi anni trascorsi insieme, scivolati via dalla memoria, quel tanto che basta per rammentare i suoi occhi, chiari come laghi ghiacciati, proprio come i miei oggi, e la sua voce che intonava una ninna nanna per farmi addormentare. «Se dormi, i brutti sogni non ti troveranno». Questo mi ripeteva sempre. «I brutti sogni abitano fuori da te, Lory, non dentro. Dentro ci sono solo sogni belli».

Mia madre. Non ricordo nemmeno il suo nome. Per me lei era solo “mamma”. Eppure era tutto. Quanto a mio padre, lei evitava sempre di toccare l’argomento, e quando capii che avrei potuto chiederle di parlarmi di lui, tutto ciò che fece fu scrollare le spalle e dirmi che era morto.

Oggi di tutto ciò non mi restano che vaghi ricordi. Ho vent’anni e una verginità rubata, un regalino delle forze di milizia di questa metropoli sprofondata nel nulla. Sei anni fa mi beccarono in giro a rovistare tra i rifiuti in cerca di cibo e mi arrestarono. Ero minorenne allora, ma in questo schifo di mondo non conta più niente. 


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Pedro Pablo Perez Aguero

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