La lettera by Garey Adams

Racconto breve noir che narra di un'antica maledizione.

La lettera

Un afoso pomeriggio di agosto. La città è tranquilla, forse anche troppo. Una innocua leggerezza, porterà l’agente Versini a scontrarsi con un’antica leggenda, che avrebbe dovuto rimanere confinata tra le valli di un lontano borgo. Un altro racconto dalle sfumature noir di Garey J. Adams.

Genre: FICTION / Noir

Secondary Genre: FICTION / Short Stories (single author)

Language: Italian

Keywords: Noir, Racconto breve, Cannibalismo, Leggende antiche, Ritrovamento

Word Count: 5129

Sales info:

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Sample text:

Lunedì 12 agosto, ore 18 e 47.

Il temporale era finito, e i tuoni, ormai lontani, avevano smesso di far tremare i vetri. Maria se ne stava seduta sul letto con le gambe accavallate, e si esaminava le unghie delle mani.

Diede una rapida occhiata al telefono sul comodino. Poi si alzò e andò alla finestra. Dalla sua camera dell’albergo poteva vedere il piccolo parco giochi sul retro: uno scivolo, due altalene e una buca con della sabbia. Le bambine avevano voluto uscire non appena smesso di piovere. Martina, la più piccola, era seduta sul bordo in cemento della buca e stava disegnando sulla sabbia bagnata con la punta di un bastoncino. La sorella maggiore, Camilla, avvolta nel suo impermeabile giallo di un paio di taglie troppo largo, si dondolava su di un’altalena, il cui cigolio sottolineava quel momento di spensieratezza.

Maria spostò la tenda di lato e aprì la finestra. Le figlie se ne accorsero, guardarono in su e la salutarono agitando le mani. Lei si appoggiò con i gomiti al davanzale e ricambiò con un sorriso.

Le piaceva il profumo dell’aria dopo un temporale; non sapeva da cosa derivasse né a cosa fosse legata quella sensazione, ma le piaceva e basta. La cima della montagna davanti a lei era nascosta dalle nuvole, e un velo di umidità ne avvolgeva i fianchi, come un lento respiro. La fissò per alcuni minuti, con le dita si arricciava nervosamente una ciocca di capelli.

La piccolina le disse qualcosa, lei non la sentì ma le lesse sulle labbra la parola “papà”. Si girò per un momento, a guardare ancora il telefono, poi si alzò sulle punte dei piedi, come per scrutare in lontananza, e scosse la testa in direzione della figlia. “Non lo so”, mormorò, più a sé stessa.


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Translation in progress. Translated by Jean Roca

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