La guerra di don Piero by Renato Costa

Romanzo storico

La guerra di don piero

Don Piero è un giovane sacerdote nato e cresciuto al Portello, un quartiere popolare di Padova, sul finire dell’’800. Figlio di una fruttivendola molto religiosa e di un oste libertario, cresce nell’osteria del padre, covo di socialisti e di anarchici tenuti d’occhio dalla polizia. Ordinato sacerdote negli anni della guerra di Libia, per quanto fermamente contrario all’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, viene arruolato negli alpini come prete-soldato e mandato a combattere sul Pasubio.

Lì conosce la crudeltà della guerra, si fa amare dai commilitoni e si offre al posto di un padre di famiglia condannato a morte per diserzione. Salvato in extremis, torna a Padova nei giorni di Caporetto con i gradi di cappellano militare e su incarico del vescovo si occupa di reduci e profughi in quella che è diventata la “capitale al fronte”.

Con l’armistizio di Villa Giusti l’Italia vince la guerra ma il destino, per don Piero, ha in serbo altro.

Genre: FICTION / Historical

Secondary Genre: FICTION / War & Military

Language: Italian

Keywords: storico, militare, alpini, grande guerra

Word Count: 99.218

Sales info:

Il libro è uno delle opere di maggior interesse della casa editrice, ha venduto finora circa 5.000 copie cartacee e 3.000 eBook


Sample text:

Una gelida notte di gennaio del 1866 l’anziana perpetua della parrocchia padovana dell’Immacolata, scoccata la mezzanotte, sgusciò dalla porta della canonica e, stringendo tra le braccia un fagotto, percorse circospetta i portici del quartiere Portello. Giunta in piazza, camminò rasente i muri della strada che costeggiava palazzi nobiliari e misere stamberghe fino a raggiungere l’altra parrocchia del quartiere. Sul muro del convento delle Salesie, prima del portale della chiesa di Ognissanti, si apriva una nicchia che da secoli ospitava la ruota degli esposti.

“Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto”, sentenziava una scritta dipinta sul muro. L’anziana donna, confidando nel sonno profondo della neonata, si guardò alle spalle: non c’era nessuno. Depose il fagotto avvolto in uno scialle di lana e, quasi dando con la mano un ultimo saluto, fece girare la ruota. La suora che dormiva dall’altra parte non si accorse dell’ospite finché non cominciò a frignottare, prima di prorompere in un pianto dirotto. Solo allora, maledicendo chi la svegliava nel bel mezzo della notte, ma lodando Dio per aver salvato un’altra creatura, si alzò a prelevare il lattante.

Niente paura, si disse la religiosa. Non era un corpicino nato pochi minuti prima col cordone ombelicale ancora sanguinante, ma una bella bimba, paffutella e in salute, che poteva avere un paio di giorni. Non di più. Meglio così. Col fagotto in mano la vecchia suora attraversò i corridoi del convento fino alla stanza della balia, alla quale chiese una prestazione fuori orario. 


Book translation status:

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LanguageStatus
English
Already translated. Translated by Alicia Rodriguez
Portuguese
Already translated. Translated by Maria Conceição Oliveira Magno
Author review:
Non è la prima traduzione con Maria Conceição, lei dimostra sempre una grande professionalità, precisione e puntualità. Ottimo lavoro.
Spanish
Already translated. Translated by carmen romero
Author review:
Professionale, puntuale e precisa, molto attenta a non stravolgere il senso delle frasi. Ottimo lavoro.

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