L'ULTIMA DONNA DELLA TERRA by Ubaldina Mascia, Barbara Risoli

La fine del mondo, l'ultima sopravvissuta, il ritorno di genti del passato, un viaggio ad Atlantide

L'ultima donna della terra

Il mondo è finito, annientato dalla superbia degli uomini dimentichi di Dio. Il silenzio dilaga nella rinascita di una natura sovrana e incontrastata. Ma qualcuno, clandestino nelle vie della vita, fuggiasco dalla morte imposta, è sopravvissuto e cammina solitario nelle strade deserte della Terra. E’ una donna, piccola e ignara del destino che l’attende; è una giovane donna senza conoscenza e senza vie di scampo e con lei qualche animale che ne fa una fedele compagna. Ma Lui non dimentica le sue creature, ovunque esse siano, da qualunque luogo luminoso esse giungano e gli occhi dell’ultima donna della Terra si alzano al giungere impetuoso di qualcuno che cerca proprio lei senza saperlo. 
Ma nulla sarà facile per Rachele, ultima speranza di una razza in agonia.

Genre: FICTION / Science Fiction / General

Secondary Genre: FICTION / Fairy Tales, Folk Tales, Legends & Mythology

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 31579

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ATTENZIONE: Ubaldina mascia è madre di Barbara Risoli, è morta in data 6 agosto 2010 e Barbara Risoli ha tutti i diritti sul libro come erede unica.

 

Al 28 febbraio 2015 vanta 578 downloads

 

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Sample text:

Vigeva una legge terribile, frutto di una corrente neo-razionalista capeggiata e poi governata dalla Scienza, una scienza che presto aveva dimenticato il benessere della gente per proiettarsi sull’obiettivo spasmodico della navigazione nello Spazio. Gli scienziati, all’inizio pochi adepti, poi numerosi in congregazioni segrete e infine totalitari in veri e propri movimenti giunti al potere, avevano tratto l’altera conclusione che, sino a quando l’uomo avesse posseduto un corpo materiale, non avrebbe mai potuto raggiungere neppure il pianeta della stella più vicina. Il corpo, per quanto evoluto, condizionava inesorabilmente la sete di sapere, limitando la realizzazione della loro profonda convinzione e cioè che l’unico mezzo per esplorare l’Universo era il pensiero, ma non quello fantasioso, bensì il vero pensiero, puro e fine a se stesso, inteso come mera capacità di elaborare, classificare e capire.

«Esisteremo per sempre» erano soliti affermare «Non per un periodo limitato e su un pianeta completamente asservito alla materia. Vedremo altri mondi e finalmente comprenderemo il mistero che avvolge ogni cosa in quanto esistente e apparentemente destinata alla fine» aggiungevano sentenziosi e convincenti. L’Umanità si era convinta. Aveva lentamente accettato la teoria di un’autodistruzione di massa come liberazione assoluta e raggiungimento dell’infallibilità. Così l’ordine globale di non contaminare più l’ambiente era stato accettato come tutto il resto con la devozione quasi religiosa che ormai caratterizzava i popoli, i quali avevano straordinariamente raggiunto una fede comune capace di annullare guerre, conflitti e scontri ideologici. Dovevano lasciare la Terra allo stato naturale per permettere alla vita di compiere il suo ciclo, senza la presenza nociva dell’uomo che si sarebbe...


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