Il canto di Erato by Postremo Vate

Erato danza nuda in riva al mare dell’amore mentre tu, discinta e vogliosa, ti abbarbichi a me, avida di baci appassionati.

Il canto di erato

Erato danza nuda
in riva al mare
dell’amore
mentre tu,
discinta e vogliosa,
ti abbarbichi a me,
avida di baci appassionati.

Genre: POETRY / General

Secondary Genre: FAMILY & RELATIONSHIPS / Love & Romance

Language: Italian

Keywords: amore, sesso, passione, eros, mitologia

Word Count: 12106

Sales info:

https://www.amazon.it/canto-Erato-Postremo-Vate/dp/B08J5BD6C7/ref=sr_1_1?dchild=1&keywords=il+canto+di+erato&qid=1631876309&qsid=258-3194681-4893817&s=books&sr=1-1&sres=B08J5BD6C7%2C8860030501%2C8878486566%2C8893821192%2CB0857C16HK


Sample text:

O Pentesilea, potente regina delle Amazzoni di Scizia: guarda, guarda che cosa si è ridotto a fare Achille, il possente e invincibile Achille, terrore dei guerrieri Troiani e dei loro alleati asiatici! Ho lasciato la spada e lo scudo e ho impugnato lo stilo: sì, per scriverti e per dirti con questa epistola che ti amo, sì, ti amo, perciò non intendo più combattere contro di te e le tue guerriere. Tra poco, si compirà il decimo anno della mia presenza qui, a Troia, e, sinceramente, sono ormai davvero stufo di lottare e di uccidere. Mi chiamano assassino, sterminatore e massacratore, ed è vero, perché io sono un guerriero, il più forte e il più feroce tra tutti i guerrieri Achei condotti sin qui dal superbo Agamennone. Io sono nato per fare la guerra, per combattere e per massacrare. Tutto, però, ha un limite, e questa assurda guerra, scatenata da un marito cornuto che vuole tornare in possesso di una donna che non lo ama più e che ha preferito lasciare il trono di Sparta pur di seguire il suo amante fin qui a Troia, è ora che finisca! Deve finire, perché non può continuare così, all’infinito… Da quando, Pentesilea, ti ho vista batterti per la prima volta sotto le mura di Troia, mi sono reso conto che la vita può essere davvero diversa. Io, il guerriero invincibile, lo sterminatore di Troiani, il terrore di Paride, l’uccisore di Ettore, mi sono chiesto perché si debba combattere e morire invece di deliziarsi tra le dolci carezze dell’amore… A che pro’ tutto questo? A chi giova? A chi? Ad Agamennone e a Menelao, forse? Oppure, a re Priamo? Mah, sinceramente mi sembrano tutti pazzi, assetati unicamente di potere e di ricchezze. Io, invece, sono assetato d’amore, Pentesilea. Credevo di avere amato tanto, credevo che Deidamia e Briseide fossero stati i miei amori più grandi, e invece...


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