Fiore di cappero by Antonella Zucchini

Romanzo storico

Fiore di cappero

Costretta a tornare al natio paese toscano, Anna si sente prigioniera come un tempo, ostaggio del padre che per tanti anni ha odiato e che ora si ritrova ad accudire, seppur per un breve periodo. Tuttavia, il soggiorno obbligato non tarda a rivelarsi una piacevole sorpresa: grazie ai racconti e alle notizie raccolte nel borgo di Santa Brigida, ricostruisce la storia della sua famiglia fino a comprendere e a giustificare il comportamento del padre.

Ripercorrendo mezzo secolo di vita contadina, tra un terremoto, due guerre mondiali e la lotta partigiana, Anna riscopre il senso di appartenenza. Quella famiglia da cui si era allontanata le appare come la tenace pianta di capperi abbarbicata contro il muro di casa e i cui fiori solitari, delicati ma allo stesso tempo vistosi e passionali, le fanno scoprire che a volte è necessario tornare indietro per poter andare avanti.

Genre: FICTION / Romance / Historical

Secondary Genre: FICTION / Romance / General

Language: Italian

Keywords: narrativa, storico

Word Count: 72.253

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Uno dei libri più venduti della casa editrice.


Sample text:

Pietro Marranci e la sua famiglia lavoravano nel podere che era stato loro affidato a Riconi, dove scorreva l’impetuoso fosso Torricella, in quel di Dicomano.

Tutte le mattine all’alba arrivava con il carro dei buoi insieme al padre Luigi e ai fratelli più piccoli. A volte li affiancava l’amico Paride a cui pagavano volentieri qualche giornata con desinare e cena accompagnati da un fiasco di vino o di olio.

A diciotto anni si era grandi abbastanza per offrire braccia e sudore alla terra. Pietro lo faceva da quando di anni ne aveva dieci. Dal momento della sua nascita, registrata il ventinove gennaio milleottocentonovantuno alle tre di una notte freddissima e stellata nella fattoria di Orticaia, Luigi lo aveva elevato al rango di suo successore ed erede e si era dato da fare negli anni seguenti per insegnargli tutte le nozioni utili al mestiere di coltivatore della zolla.

Aveva imparato a guidare il carro, ad arare e a gettare le sementi in modo sapiente per farle andare a buon frutto. Sapeva potare gli ulivi, vangare, zappare e compiere tutta una serie di azioni che avevano in comune la terra, la sua poca altezza e una fatica atroce.

A dire la verità lui sarebbe stato molto più portato per andare a trattare le bestie ai mercati, aggirarsi per le fiere adocchiando qualche femmina compiacente e montare a cavallo insieme al figliolo del fattore. Ma Luigi Marranci non pareva essere dello stesso avviso e, dopo aver generato altri tre figli maschi, Giulio, Eugenio e Antonio, aveva avviato con entusiasmo anche questi alla sublime arte agreste del contadino.

Quello che però lo riempiva più di orgoglio era il primogenito.

Alto, diritto e con un portamento fiero, al contrario del figliolo del fattore che era basso, tozzo e sgraziato, Pietro appariva agli occhi di tutti come un conquistatore romano, l’imperatore di quelle terre.


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Spanish
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