DAL VANGELO SECONDO LA 'NDRANGHETA by Vincenzo De Angelis

Un romanzo, tratto da un fatto realmente accaduto nei primi del novecento, già record di vendite nell'Italia merdionale

Dal vangelo secondo la 'ndrangheta

Bruzzano,1919

In un piccolo borgo della Calabria viene commesso un efferato omicidio. Alle luci dell’alba, in una strada di campagna, la bracciante agricola Michelina trova il corpo di un giovane massacrato con quarantaquattro coltellate.

Scoprirà subito essere il cadavere di Guglielmo Iozzo, un giovane di Bruzzano, suo promesso.

Il maresciallo Lo Presti, della stazione dei carabinieri, indaga senza arretrare di un passo: va fino in fondo con le indagini, fermando e interrogando gli “uomini d’onore” del paese.

La provincia di Reggio Calabria, soggiogata dall’Onorata Società, viene descritta dall’autore magistralmente, anche nei dettagli culinari dell’epoca. È attenta e rigorosa la narrazione del “vivere quotidiano”, fatto di frasi, atteggiamenti, sguardi. La parola “ONORE” assume significati diversi in base a chi la pronuncia.

È duro, ideologico, sanguinario, e anche culturale il conflitto che si innesca tra la Legge, rappresentata dai due carabinieri, e l’Onorata Società, capeggiata da don Ciccillo.

Sarà compito del lettore, alla fine, decretare i vincitori e i vinti, fare nome e cognome degli assassini, accettando o rifiutando il contesto dove il romanzo è ambientato.

Genre: TRUE CRIME / Organized Crime

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 29.000

Sales info:

Un romanzo che ha raggiunto quasi le 1000 copie in Italia, sopratutto nell'Italia merdionale, dove le parole ONORE, CORAGGIO, VENDETTA, molto spesso sono così comuni e familiari che trascinano il lettore ad immergersi fra le pagine tutto d'un fiato.

Scritto in maniera semplice, può essere letto da tutti: la rievocazione dei luoghi (Calabria, Reggio Calabria in particolare), gli usi, i costumi, le pietanze tipiche calabresi, fanno da cornice in maniera magistrale a questo bel romanzo del dott. De Angelis, storico da sempre impegnato nella divulgazione degli eventi meridionali.


Sample text:

Il letto era aderente alla parete, proprio di rimpetto alla piccola e unica finestra della stanza.

Era un bel letto, in ferro battuto. Nella testata spiccavano le forme attorcigliate, fatte da un bravo mastro dell’artigianato locale, e i pomelli erano in ottone, sempre lucidi, Michelina li strofinava continuamente con un panno umido.

Al primo sorgere del sole, la luce che penetrava attraverso la piccola finestra li rendeva ancora più splendenti. Sulle tavole del letto erano poggiati, l’uno sopra l’altro, due grandi materassi di lana; sul comodino, vi era una lanterna a olio.

Era quasi l’alba, fuori l’atmosfera era dominata dal silenzio della notte e del gelo. Solo ogni tanto, si sentiva un ululato. D’inverno i lupi, quando il monte Scapparrone era tutto ricoperto di neve, affamati, scendevano nelle vicinanze del centro abitato, in cerca di cibo.

Spesso lo trovavano in qualche ovile. A Bruzzano, molte persone vivevano di pastorizia, altre di agricoltura, i proprietari terrieri erano pochi. 

Quel giorno Michelina, con il primo canto del gallo si svegliò, aprì gli occhi e pian piano si mise seduta in mezzo al letto, portando tutte e due le braccia verso l’alto e stiracchiandosi. Spalancò la bocca facendo un grande sbadiglio.

Dopo qualche attimo, accese la lanterna e si mise in piedi; prese lo scialle di lana, che era poggiato sul letto per coprirsi, poiché la stanza era molto fredda. Diede uno sguardo ad Angela, sua madre, che ancora dormiva, poi tirò da sotto il letto l’orinale, si abbassò e urinò.

 


Book translation status:

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English
Translation in progress. Translated by Alessandra Barbera

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