Colloquio di lavoro by Grazia Belli

Racconto romantico ed erotico.

Colloquio di lavoro

Manuela è una ragazza con una famiglia un po' opprimente, ma anche una giovane donna dalla mente brillante, con le qualità necessarie a spiccare il volo dal suo ambiente provinciale.
All'improvviso una tragedia sconvolge la sua vita, ponendola di fronte a una scelta drammatica.
Riuscirà Manuela a superare il dolore, liberarsi dall'indottrinamento familiare che la incatenerebbe a una vita di mediocrità e lanciarsi in un futuro ricco di soddisfazioni?

Genre: FICTION / Erotica / General

Secondary Genre: FICTION / Short Stories (single author)

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 4.213

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Sample text:

Colloquio di lavoro

di Grazia Belli

 

Nell'estate di quell'anno si ritrovò, improvvisamente e definitivamente, priva di qualsiasi obbligo o legame nei confronti della sua famiglia. Erano finiti i lunghi anni dedicati allo studio, con sua madre che vegliava su ogni suo singolo momento, sollecita come una suora e coercitiva come una carceriera, e col proverbio sempre pronto.

“Alzati, il mattino ha l'oro in bocca”

“La colazione è il pasto più importante della giornata”, e la costringeva a ingurgitare lo yogurt, i cereali, il pane tostato con la marmellata (fatta in casa dalla mamma, eh), l'ovetto fresco delle galline della zia, un bel bicchierone di latte freddo, pantagruelica colazione che il suo stomaco, chiuso la mattina come il borsellino di un avaro, non tollerava e di cui si liberava nei bagni della scuola, con due dita in gola, discrezione e immenso sollievo.

E quando aveva provato ad accennare a un salto in discoteca con le compagne di scuola, la mamma le aveva suggerito, con la sua solita ferrea dolcezza, che era meglio andare a dormire per ritrovarsi fresca la mattina dopo, suggerimento suggellato dall'ennesimo proverbio – la sera leoni la mattina coglioni, ohibò! -

Studiare però non le dispiaceva per niente, e in tutti quegli anni aveva messo a profitto questa sua disposizione, passando ogni classe ed ogni esame con votazioni eccellenti.

Al momento di scegliere l'università, si era ritrovata invaghita dell'astrofisica, come se levare gli occhi al cielo potesse fungere da contrappeso a quella sua vita un po' asfittica.

“Ma cosa farai una volta laureata?” le aveva chiesto la mamma, che non aveva la benché minima idea di quello che sua figlia aveva scelto di studiare.

Con aria sognante lei aveva risposto :

 


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