Codice Infranto by Fabrizio Valenza

«Quando le più inconcepibili perversioni dell’uomo riusciranno a materializzare l’oscurità attorno a te, non nutrire più alcun dubbio. Ogni codice è stato infranto. Milioni di stelle si sono già spente. E un abominio di carne e di sangue si fa largo nella

Codice infranto

Rocco Costanzo, Angelo Tiraboschi e Gustavo Nicolis sono insegnanti e colleghi presso una scuola di Verona. Nascondono un segreto tremendo: tutti e tre pedofili, nel giro di dodici anni hanno violentato e ucciso otto bambini, proteggendosi con un codice di comportamento creato appositamente. Ma quando una domenica pomeriggio Angelo Tiraboschi infrange le regole per soddisfare i propri istinti, uccidendo un ragazzo che si prostituiva, il trio piomba nell’orrore.
Angelo Tiraboschi è il primo a morire in modo violento e impressionante. La maledizione che l’ultimo giovane assassinato gli ha lanciato prima di spegnersi inizia a mostrare il suo alone di minaccia. E Rocco Costanzo, il leader del gruppo, comincia ad avere degli incubi, nei quali i bambini che i tre hanno seviziato e ucciso tornano a visitarlo…

Genre: FICTION / Horror

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 35000

Sample text:

Fin da quando si avvicinò al portale della grande basilica di San Zeno, a Verona, oltrepassando le ghirlande di gigli bianchi, ebbe l’impressione di apparire inopportuno. Luigi Armentano, però, era stato invitato appositamente, e quello era un funerale.

Riconobbe immediatamente la musica che un’orchestra stava eseguendo e il coro che l’accompagnava.

Ironia delle cose, si disse. Il Requiem di Donizetti.

Suo padre amava quel Requiem, più discreto di quello di Verdi, più italiano di quello di Mozart. Meno conosciuto degli altri, aveva una tragicità insita nelle note, capace di coglierlo allo stomaco.

Non sono fatto per queste cose.

Ebbe l’istinto di fuggire, ma si obbligò a restare. Gli era stato richiesto espressamente dalla madre del defunto.

Defunto, certo…

Aveva già iniziato a mettere in atto il meccanismo di autodifesa. Scattava subito, quando c’era da lasciarsi coinvolgere più del dovuto. Quel ragazzo aveva diciotto anni. Un bambino, in realtà.

Mise piede sul pavimento marmoreo. Due uomini del servizio funebre lo guardarono con volto serio e contrito, gli fecero un cenno di saluto con la testa e lui procedette, cercando con gli occhi tra la folla.

La basilica era gremita, c’erano persone importanti tra i partecipanti. Quando il coro smise di cantare, si creò un silenzio interrotto solo dal rumore della gente che si sedeva.

Armentano provò un tuffo al cuore. Odiava quei momen­ti, odiava sentir parlare della morte dei ragazzi, eppure la sorte si accaniva spesso contro di lui, riservandogli solo casi del genere.

Mentre il sacerdote salutava la famiglia del defunto e intro­duceva la celebrazione, invitando ad ascoltare la prima lettura, Luigi proseguì camminando lento lungo la navata sinistra.


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Spanish
Translation in progress. Translated by Lucia Daniela Montelongo Salazar

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