Barbie by Stefano Paolocci

Un efficace, raffinato e preciso atto di narrativa senza tempo, testimone della verità individuale da sempre connaturata ai fatti reali e sociali della Storia.

Barbie

Fra gli ultimi giorni del "Geniul din Carpati", ossia Nicolae Ceausescu, e gli anni immediatamente successivi alla sua celebre fucilazione in diretta TV (25 dicembre 1998), la Romania cadde nell'equivoco di una rivoluzione in pratica mai attuata. Specchio di una società spaccata fra la voglia di libertà e l'immobilità latente di un'intera generazione figlia dell'arretratezza del regime ceauseschiano, è Nicu, insegnante di Bucarest. Nicu si trova nel breve volgere di qualche mese disoccupato e dovrà affrontare i disagi di un lavoro che non c'è, i soldi che scarseggiano, il cibo che manca. Mihail, ragazzino del sottosuolo, vive con la sua amica Barbie nella rete fognaria che taglia la città in trasversale. Da sempre popolata da un'umanità fanciulla, la Bucarest delle fogne è una jungla dove esiste solo la legge del più forte, dove ci si sballa sniffando Aurolac dai sacchetti di plastica e ci si prostituisce per mangiare in cambio di una manciata di dollari. Un giorno, sui prati innevati del parco Tineretului, polmone verde di Bucarest e invisibile muro divisorio fra i quartieri bene e la periferia, le storie di Nicu e Mihail s'incrociano.

Genre: FICTION / General

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 17.335

Sales info:

Pubblicato in Italia a Dicembre del 2008 (Ed. Cicorivolta).

Diritti in fase di acquisizione da parte dell'autore.


Sample text:

Alina è fuori, guarda in alto. Il cielo dovrebbe essere sotto la pellicola arancione dei neon e della nebbia. Non è brava a stare sui tacchi e poi quelle scarpe sono più grandi di almeno tre numeri. Una macchina della polizia le scorre lentamente davanti, poi accelera dietro una curva. Chissà perché, ma quando le era davanti ha sperato che l’auto si fermasse e uno dei due poliziotti, dopo aver tirato giù il finestrino, le mostrasse la foto rimpicciolita di Misha. Conosci questo ragazzino? Succede così quando qualcuno viene trovato cadavere nel parco: un poliziotto ti ferma, ti mostra la foto di un fantasma e ti chiede se l’hai mai visto. Di solito neghi, così loro se ne vanno e dopo nemmeno un’ora il corpo rigido del ragazzino è già sottoterra a far compagnia ai vermi e alle radici. Barbie l’avrebbe voluto, avrebbe desiderato vedere il velo glaciale della morte sul viso minuscolo di un Misha formato francobollo. Invece l’auto della polizia ha voltato l’angolo ed è andata via non dando risposte, lasciando aperta ogni ipotesi, tenendo in vita un Misha in ogni cunicolo, uno in ogni panchina scrostata, sotto ogni capanna di cartone, dietro il borsello avana del crucco con i baffi. Ed ognuno di questi Misha bela, spera che la Pasqua arrivi veloce così l’agnello potrà essere servito con le patate. Dopo quella notte di sangue raggrumato e ghiaccio nel midollo, Florin ha deciso che Alina era diventata un peso e così le ha dato un paio di calze smagliate e delle scarpe con i tacchi. Prima di salire sulle auto, Barbie sorride con le sue gengive e guarda sullo specchietto qual’è il colore dell’Arbre Magique, poi si diverte a indovinarne la fragranza. Stasera, per esempio, anche se il colore è giallo, l’odore che c’è sui sedili non è quello del limone.


Book translation status:

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English
Already translated. Translated by John James O'Donnell
Author review:
Professionale!

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